Web marketing sanitario etico

Pensare al marketing e alle vendite nel settore della salute, è una cosa brutta!

Questo non lo dico io, ma lo pensano in molti.

Il marketing tuttavia, non è solo consigliabile per un’attività in campo medico o della salute, ma è indispensabile nel 2021, perché è cambiato l'approccio con cui le persone scelgono di rivolgersi ad un professionista.

Per prima cosa è necessario conoscere che cos'è il marketing e poi imparare come applicarlo nel settore sanitario.

Quando parliamo di marketing, parliamo di tutte quelle strategie e azioni che sono in nostro potere, e che portano un nostro messaggio specifico al “mercato” (o nicchia specifica)  a cui vogliamo rivolgerci o per il quale siamo già riconosciuti leader: è un marketing scientifico.

Non parliamo di Vendita

Se ti sei accorto, non ho menzionato la parola “vendita”.

Siamo tutti d’accordo che il termine “vendita” può essere usato per un prodotto o un servizio diverso dal settore della salute.

Non è rispettoso e né etico nei confronti di una persona che ha un problema di salute, pensare ad essa come a qualcuno a cui voglio vendere la mia consulenza, un intervento o una terapia. 

Ecco quindi che il termine marketing non va confuso con vendita. Sono due aspetti completamente diversi. 

Quando parlo di marketing sanitario, possiamo anche definirla pubblicità sanitaria, mi riferisco alla creazione, alla comunicazione e alla distribuzione di contenuti, utilizzando un linguaggio e metodologie che hanno al centro il paziente, la diffusione di prevenzione e contenuti basati su dati scientifici. 

​I contenuti hanno lo scopo di:

• informare
• educare
• mostrare (una tecnica, una metodologia o un servizio)
• condividere (la propria esperienza, cosa funziona o cosa non funziona)
• testimoniare i propri risultati, i risultati di altri colleghi o i risultati dei pazienti

Cosa non è il marketing sanitario

• usare la leva del prezzo 
• fare proclami o grandi promesse
• usare promozioni o codici sconto
• diffamare un collega

Il web marketing sanitario esige chiarezza prima di tutto

Che tu sia un professionista in proprio o un direttore sanitario, prova a dare risposta a queste domande:

(userò il termine "pubblico" come sostituto di paziente ideale o nicchia)

• Qual è il mio pubblico ideale? (se non lo sai o stai pensando di rispondere "tutti", c’è un problema)
• Per questo pubblico, sono riconosciuto come un leader per le mie competenze? 
• Sto comunicando in modo coerente al pubblico che ancora non mi conosce?
• Sto comunicando costantemente ai miei attuali pazienti per tenerli attivi?
• Il messaggio che comunico online e offline, è sempre chiaro, specifico e univoco?

Se anche ad una sola domanda, non c’è risposta o non è esaustiva, allora c’è qualcosa da migliorare!

I passaggi fondamentali per un corretto marketing sanitario

Una volta che hai risposto a tutte le domande di cui sopra in modo affermativo, passiamo a quelle che si possono identificare come i passaggi obbligatori per portare avanti la migliore strategia di marketing e le azioni che servono per realizzarla:

• Individuazione dei migliori canali online per portare il messaggio al mercato (Google, Bing, Yahoo, Youtube, portali specializzati, Facebook, Instagram, Linkedin, etc..)
• Scelta degli strumenti da utilizzare (SEO local, Social Ads, PPC, post sui canali social, email marketing, sondaggi, etc..)
• Creazione di contenuti rivolti a nuovi potenziali pazienti 
• Comunicazione ai pazienti esistenti, con lo scopo di informarli, tenerli attivi e fidelizzarli a te.
• Distribuzione dei contenuti in modo consistente e continuativo con strumenti idonei e nei canali più appropriati.
• Comprensione di come risponde il mio pubblico e tracciamento dei risultati ottenuti per poter ottimizzare il lavoro svolto, seguendo la logica: testare per migliorare.

Per fare tutto questo, ho tutte le competenze, il tempo necessario e gli strumenti che servono?

Perché il marketing è così importante per le professioni in campo medico e della salute?

Facciamoci una domanda…

Perché una persona che non ti conosce e che ha un problema di salute, dovrebbe scegliere te e non un altro collega?

Oltre il 95% dei professionisti non sa rispondere con precisione.

Una volta era sufficiente avere il titolo professionale, aprire uno studio,  arredarlo e mettere un’insegna. Stop!

Oggi non è più sufficiente. 

Sappiamo bene che il passaparola o referral (in inglese) è uno degli strumenti più potenti per il proprio personal brand. La raccomandazione da parte di un nostro paziente ai suoi amici o familiari (che hanno molta stima e fiducia in lui) ha un valore altissimo, ed è molto probabile che si affidi alle nostre cure.

Attenzione però, il passaparola va alimentato costantemente e non è uno strumento in nostro possesso, non possiamo di conseguenza farci affidamento come unica strategia di crescita.

Il marketing sanitario come strumento per aiutare le persone 

Il fine ultimo di ogni professionista in campo medico è quello di aiutare più persone possibili a migliorare salute e benessere.

Ecco un punto di vista differente: Il marketing come strumento in mano alla sanità, è un potente alleato per aiutare in modo etico sempre più persone e al tempo stesso far crescere l'attività.

Per raggiungere questo scopo, il marketing ha bisogno di usare strumenti come la prevenzione, la scienza, l’informazione e i risultati raggiunti.

In questo modo ci facciamo conoscere per la nostra unicità, acquistiamo fiducia nei confronti di chi ancora non ci conosce, ma anche di chi ha già sperimentato i nostri servizi. 

Questo è il motivo per cui il marketing sanitario non è in contrasto con le professioni sanitarie e del benessere.